domenica 2 settembre 2012

Cosa c'è dopo la morte?

Fin dall'antichità l'uomo si è posto la domanda di cosa ci sia dopo la morte. C'è il nulla, come sostenevano gli EpicureiMarx esalta Epicureo come «il più grande illuminista greco», sottolineando il suo tentativo di liberare l’uomo dalla servitù degli dei. 

Life and Death


Epicureo riprende il materialismo atomista di Democrito. Tutto è composto di elementi indivisibili (gli atomi), eterni. Secondo lui, la vera conoscenza ci libera dalle nostre paure, in special modo da quella della morte: "finché ci siamo noi essa non è, quando è lei noi non ci siamo più". Per cui, secondo gli Epicurei, la morte non deve preoccupare l'uomo, perché quando si muore non si è più nulla, quindi non si hanno più né paure, né preoccupazioni di alcun tipo. Tuttavia, altri hanno sentito il bisogno di credere in qualcosa dopo la morte. Questa ci spaventa, proprio perché ci è oscura. E immaginarsi cosa ci potrebbe essere dopo ci aiuta, in un certo senso, anche ad affrontarla più sereni. 

Per questo, ma anche per volontà di conoscenza, si sono scritti centinaia di libri su cosa ci può essere dopo la morte. Esistono anche varie testimonianze di quei pochi che sono "ritornati indietro". Infatti, in certi casi, è capitato che persone morissero per qualche attimo e poi venissero riportate in vita dai medici, oppure abbiamo casi di persone che si risvegliano da un coma e raccontano storie molto suggestive. Queste, nella maggior parte dei casi, ci hanno raccontato di una sorta di "vita oltre la morte", di un mondo parallelo al nostro, dove è possibile rincontrare i nostri cari defunti e vivere senza problemi in mezzo a loro. 

Ogni popolo e cultura ha il suo "paradiso" (e il suo "inferno"). 
Nell'antico Egitto, ogni persona si pensava fosse composta da cinque elementi diversi:l'ombra, l'ankh, il ba, il ka e nome. 
  • L'ombra non altri che l'involucro materiale dell' "anima" del defunto e veniva identificata con il cadavere
  • l'ankh è la "chiave della vita", cioè la chiave che metaforicamente consente al defunto l'accesso nell'aldilà; 
  • il ba è la personalità del defunto, l'essenza posseduta in vita e a cui è permesso visitare la terra. Infatti è raffigurato come un falco dalla testa umana; 
  • poi, c'era il ka. Gli Egizi pensavano che il ka fosse creato contemporaneamente al corpo di cui era un doppione; 
  • il nome permetteva, se rievocato, al defunto di sopravvivere in eterno (nei ricordi delle persone). Senza il nome l'essere non può esistere. Per questo, in certi casi, quando qualcuno subiva la "damnatio memorie" di quei tempi, si usava cancellarne il nome dai vari monumenti che lo ricordavano. 

Il rito funebre è composto da varie fasi che vengono eseguite dai sacerdoti che seguono le indicazioni scritte nel Libro dei Morti. Una sorta di cartina per potersi orientare nell'aldilà egizio. Il corpo del defunto seguiva una via, l'anima un'altra: il corpo veniva mummificato dai sacerdoti, in tal modo si otteneva il mantenimento della forma fisica del morto, così come l'aveva avuta in vita. Si iniziava con l'asportare il cervello con dei ferri attraverso le narici, poi si procedeva con lo "svuotare" l'addome e i quattro organi più importanti (fegato, polmoni, stomaco e intestino) venivano deposti nei vasi canopi. Poi, il corpo veniva trattato con il nitron, e veniva riempito di aromi e sostanze che ne garantivano la conservazione. 
L'anima del defunto invece doveva essere giudicata da un tribunale divino. Ritroviamo tale scena (detta psicostasìa) numerose volte sui papiri egizi. Essa si ritrovava di fronte ad una bilancia, su cui piatti venivano posti, una piuma (simbolo di Maat, la dea della verità) e il cuore del defunto, che se era puro, pesava quanto la piuma. In caso contrario, il defunto non poteva accedere all'aldilà e non gli era concesso di congiungersi con Ra, così veniva dannato e divorato dalla "Divoratrice", un essere metà coccodrillo, metà ippopotamo. 

Invece, nei miti scandinavi, troviamo il Walhalla, una stanza fantastica dell'Asgard, dalle pareti d'oro e bronzo, attraverso cui si giungeva passando cinquecentoquaranta porte dorate. Era il luogo in cui si ritrovavano gli eroi morti in battaglia, portati lì dalle Valkirie, dopo essere stati giudicati dal dio Wotan (Odino). Gli eroi defunti, detti anche Einherii, passano il tempo banchettando e allenandosi in visione della battaglia finale, che avverrà nel giorno del Crepuscolo degli dei

Sia i Greci che i Romani credevano fermamente che l'anima del defunto sopravvivesse e che vegliasse su di loro aiutandoli nei momenti di bisogno. In questo modo veneravano i loro defunti considerandoli come divinità protettrici delle loro case. Essi potevano essere consultati da chiunque, attraverso la divinazione, ovvero l'interpretazione dei "segni" che di volta in volta potevano manifestarsi. 
I romani avevano ripreso buona parte della mitologia greca, così come la tradizione che dovesse esistere un paradiso ed un inferno. Il regno degli inferi veniva collocato a seconda, nelle terre dei Cimmeri, in Campania presso il lago di Averno, in Sicilia, o in Arcadia. Di esso facevano parte i Campi Elisi (di cui parlò Virgilio), dimora ultraterrena degli eletti. Agli empi invece era riservato il Tartaro quale luogo di pena. L'Elisio viene localizzato daOmero all'estremità del mondo, e da Esiodo, col nome di Isole dei Beati (Avalon? Atlantide?), presso le correnti dell'oceano. 

Gli induisti invece credono nella reincarnazione, ovvero nella trasmigrazione dell'anima da un corpo ad un altro nel momento della morte (o da lì a poco). Un uomo può reincarnarsi in un altro uomo, in una donna, ma anche in un qualche animale. Nelle sue vite precedentiBuddha era stato ad esempio una tartaruga, una scimmia, un elefante e una lepre. A queste bestie, perciò, viene portato rispetto, ma anche a tutte le altre che pure, per successive reincarnazioni, possono raggiungere il "Nirvana". 
Il Nirvana è il "paradiso" degli induisti. Rappresenta la pace dei sensi, la pace assoluta che l'anima del defunto può trovare alla fine del suo ciclo di reincarnazioni. 
La chiave di tutto è il Karma. Ognuno di noi ha il suo Karma, cioè lo scopo finale che si dovrà raggiungere passando attraverso diverse reincarnazioni, diverse vite in cui la persona troverà sempre più la perfezione e la pace, avvicinandosi sempre più alla sua meta. Il Karma è una legge di causa-effetto, ad ogni azione corrisponde una reazione. Per cui è un percorso soggettivo e non è fatto solo di conquiste, ma anche di retrocessioni (in seguito ad errori commessi durante la propria vita). Così, la vita attuale di ognuno di noi è il risultato delle esperienze e delle azioni accumulate in tutte le vite precedenti, e ciò che faremo in questa vita, ci servirà nella prossima.

Musulmani, così come gli Ebrei e i Cristiani, credono che la vita presente sia solo "una prova" in attesa della vita dopo la morte, che sarà "la vera vita". La vita terrena è una sorta di preparazione e di processo in visione della vera vita ultraterrena. I punti fondamentali della fede comprendono: il Giorno del Giudizio, la Resurrezione, il Paradisol'Inferno
Quando un Musulmano muore, viene lavato, di solito da un familiare, avvolto in un lenzuolo candido e sepolto con una semplice preghiera, di preferenza lo stesso giorno del decesso. Durante tale cerimonia la brevità della vita del defunto viene ricordata e celebrata. 
Secondo il Profeta sono tre le cose che aiutano il defunto anche dopo la morte: la carità che ha svolto durante il suo "passaggio" sulla terra, la conoscenza che ha trasmesso e lepreghiere a lui rivolte da parte di un figlio giusto. 

Fonte: www.croponline.org

Missione Apollo 11. Verità ancora sconosciuta?

Tutto iniziò il 21 luglio 1969. Ma ancora oggi si continua a parlare del grande complotto che starebbe dietro la prima missione sulla Luna quella compiuta da Neil Armstrong, Michael Collins e Buzz Aldrin a bordo dell'Apollo 11.

L'evento è stato rivalutato e molti scettici lo hanno considerato come un falso, organizzato dall'America per vincere la "corsa allo spazio", una vera e propria gara che stava attuando contro alla Russia.
Le prove che inducono ad un falso sono le foto, la bandiera americana piantata a terra dagli astronauti si trova a sventolare, cosa che non è possibile in assenza di atmosfera come sulla luna.
Le orme degli astronauti poi non dovrebbero essere così marcate in assenza di gravità e atmosfera.
Inoltre c'è qualcosa di strano nelle luci e nelle ombre delle varie foto, come la mancanza delle stelle sullo sfondo.



Dopo queste critiche gli Americani hanno ammesso di avere ricostruito le foto in un set fotografico sulla terra perché, quando scesi sulla luna, le loro macchine fotografiche si erano rotte.

Ma non è di questo mistero che vi vogliamo parlare, si cela qualcosa di molto, più misterioso su questa missione, pare infatti che Huston non ci abbia detto realmente com'è andata.
Durante lo sbarco, le trasmissioni sono state mandate in diretta ma con alcuni minuti di differita, pare che in questi pochi minuti gli scienziati sulla terra riuscissero a filtrare ciò che dicevano gli astronauti per "tagliare i discorsi scomodi".
Questi discorsi vennero però comunque captati da radioamatori e resi poi pubblici.

Pare che i tre astronauti non fossero soli sulla Luna ma ci fossero altri esseri viventi a fargli compagnia, a seguito riportiamo il discorso che avvenne tra la terra e la luna:

NASA: Che cosa c'è? Controllo missione chiama Apollo 11... 

Apollo 11: Quei "cosi" sono enormi, mio Dio ! Enormi! Oh, mio Dio, non ci credereste ! Vi dico che stiamo vedendo altre 'navicelle qui fuori. Sono ferme sul bordo del cratere ! Sono sulla luna e ci stanno osservando!

Un professore, che ha voluto rimanere anonimo, ha inviato alle organizzazioni ufologiche il seguente resoconto di un dialogo da lui avuto con Neil Armstrong durante un simposio della NASA:

Professore: Che cosa accadde veramente fuori dell'Apollo 11?

Armstrong: Una cosa incredibile, anche se noi abbiamo sempre saputo di questa possibilità. Il fatto è che loro (gli Alieni) ci hanno intimato di allontanarci! . 

Professore: Che cosa vuole dire "intimato di allontanarci" ? 

Armstrong: Non posso entrare nei dettagli, posso solamente dire che le loro astronavi sono di gran lunga superiori alle nostre sia per dimensioni che per tecnologia. Accipicchia se erano grandi!... e minacciose!

Professore: Ma la NASA ha ugualmente inviato sulla Luna altre missioni dopo l'Apollo 11...
Armstrong: Naturalmente: la NASA le aveva già annunciate a quel tempo, e non poteva rischiare il panico sulla Terra.

Secondo l'ufologo americano Vladimir Azhazha, "Neil Armstrong disse al Controllo Missione che due enormi oggetti sconosciuti stavano osservando lui ed Aldrin dopo l'atterraggio sulla Luna. Ma questo messaggio non è mai stato ascoltato dal pubblico, perché la NASA lo ha censurato."
Aleksandr Kasantesev afferma che Buzz Aldrin fece un film a colori dell'UFO da dentro la navicella, e continuò a filmare loro, Armstrong e lui stesso anche quando furono fuori. Armstrong confermò che la storia era vera, ma rifiutò di dare ulteriori dettagli, poi ammise che la CIA voleva nascondere l'accaduto.

Occorre inoltre aggiungere che da tempo circola su internet un file audio che riporta la conversazione tra gli astronauti ed il centro di controllo di Houston, captata da diverse stazioni radio terrestri a frequenza ultrarapida, prima che la NASA la sopprimesse nella trasmissione televisiva che illustrò l'arrivo di Apollo XI sulla Luna (nonostante la NASA affermi il contrario, esisteva infatti una leggera differita tra le reali comunicazioni Nasa-Apollo e quelle ritrasmesse al mondo).

Ecco il testo integrale:

Astronauta 1: Ma cos'è quello?

Astronauta 2: Avete una spiegazione?

Houston: Non vi preoccupate, attenetevi al programma!

Astronauta 1: Mio Dio, ma è incredibile, questo è fantastico, non lo potreste mai immaginare!

Houston: Sappiamo di questo, andate dall'altra parte!

Astronauta 1: Ma che diavolo è quello? È incredibile ...... Dio ... ma cos'è? Allora, me lo dite?

Houston: Cambiate frequenza, usate Tango, Tango!

Astronauta 1: Allora è una forma di vita, quella!

Houston: Cambia frequenza.

Houston: Usa Bravo Tango, Bravo Tango, scegli Jezebel, Jezebel!

Astronauta: ......sì! ..... ma tutto questo è incredibile!

Houston: Passa su Bravo Tango, Bravo Tango! A questo punto la comunicazione viene interrotta.

Tutto questo ha davvero dell'incredibile!
Sicuramente quindi la Nasa è interessata alla Luna non perché può trovare qualche comodità per l'esplorazione spaziale ma per "conoscere" questi strani esseri alieni.
Secondo Neil Armstrong questi esseri abiterebbero in una base sigariforme nella parte nascosta della luna, quella che dalla terra non riusciamo a vedere.

I misteri sulle missioni lunari sono davvero tanti, ma ciò che continuiamo a chiederci è perchè l'uomo non ha più messo piede sulla Luna? Dal 1969 non si è più parlato di un nuovo di un nuovo sbarco su questo pianeta. Quindi perchè andare ad esplorare Marte e non tornare sulla Luna per approfondire le ricerche? Ci sarà sicuramente qualcosa sotto ancora oggi a noi sconosciuto.
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